02/10 Seattle Olympic NP Port Angels

2 ottobre Seattle – Olympic NP – Port Angels 491 km
Giornata iniziata questa mattina con una tazza di caffé al Motel 6, partiamo poi per fare colazione seriamente da Starbucks poco distante da Seatac. Il nostro viaggio ci porta dapprima a Tacoma, poi ad Olympia capitale dello stato di Washington e poi verso la costa del Pacifico (prima di arrivare sulla costa vediamo una centrale nucleare), devo dire che non ho mai visto così tanti alberi come oggi, una vegetazione fitta fitta, costituita in prevalenza da abeti, con un sottobosco costituito da muschio e felci, praticamente impenetrabile. Lungo la costa ci fermiamo più volte ad ammirare l’Oceano, cosa che mi stupisce è che si può entrare sulla spiaggia anche con l’auto, c’è un limite di velocità in spiaggia di 25 miglia orarie. Sulla prima spiaggia troviamo un leone di mare ed una foca morti, così come numerosi granchi ed una stella marina, ci chiediamo se è stata una mareggiata.
Nella zona numerosi cartelli segnalano il rischio di Tsunami e spiegano quali siano le vie di fuga in questa evenienza.
Lungo la costa passiamo da Aberdeen, Ocean City, Pacific Beach, Moclips, risaliamo poi verso l’interno per poi tornare nuovamente a vedere l’Oceano a Ruby Beach, famosa per gli uccelli (Ruby è famosa per gli uccelli pure qui penso…), prima di Ruby Beach ci fermiamo a pranzo in un tipico bar americano vicino alla costa in mezzo al nulla, il Green Lantern, dentro tutti in fermento per una partita di football americano.
Mi stupisco sempre di più di quanti pochi calvi si vedano negli USA rispetto all’Italia, ci chiediamo da cosa dipenda, dall’alimentazione? Mah.
Sulla costa ci sono spesso alberi sulla spiaggia caduti dai boschi vicini alla spiaggia o portati dai fiumi, cartelli informano che è molto pericoloso fare il bagno dove ci sono questi tronchi, perché si rischia di rimanere incastrati o schiacciati dagli alberi.
Francesca per spaventare 4 corvi compie uno scatto che mi lascia allibito, penso a quelli che hanno visto lo zio Lazzaro alzarsi e camminare, devono aver avuto la mia stessa reazione, eh eh.
Il nostro viaggio intorno al parco nazionale Olympic dura un pomeriggio, percorriamo 491 km in mezzo a foreste foreste e foreste, incredibilmente ci sono delle case abitate sparse qua e là lontane da centri abitati, e troviamo anche un insediamento di baracche (vedi foto) che ci lascia davvero perplessi.
Arriviamo a Port Angels alle 19.10 dove troviamo camera al Days Inn, confortevole tipico motel, con ottimo rapporto qualità prezzo.
Mi collego alla TV al Weather Channel e vediamo una testimonianza incredibile, di un bambino colpito da un fulmine a Yellowstone mentre si trovava davanti al geyser Old Faithful quell più grande davanti all’hotel dove avevamo dormito noi esattamente 2 anni fa come oggi, c’è anche il video del fulmine, ebbene nonostante le ustioni si è salvato, incredibile.

Per quanto riguarda la TV vediamo anche che ci sono un sacco di proteste (raccolte firme in 25 stati diversi) per rendere incostituzionale la legge sulla sanità gratuita per tutti introdotta da Obama.

Ceniamo frugalmente in camera, dopo essere andato a prendere rifornimenti al Mc Donald di Port Angels.
 

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