10 ottobre Toronto Cascate del Niagara

 10 ottobre Toronto Niagara Falls

Percorsi 210 km

Questa sera diario breve in quanto alle tre dobbiamo svegliarci per riportare l'auto all'aeroporto di Buffalo, prendere il volo che ci porterà prima a Chicago e poi a Salt Lake City.

Oggi siamo al giro di boa della nostra vacanza, uan settimana che mi è sembrata un mese (meglio così....), mi sembra un altro viaggio quando eravamo a Boston, questo tipo di viaggi itineranti ti fanno sembrare il tempo molto più lungo, vedi talmente tante cose diverse che non riesci nemmeno a ricordartele. 

Dopo la sveglia e la colazione al Comfort Inn di Toronto, scendiamo a Downtown, dove arriviamo dopo circa mezz'ora, appena arrivati la prima cosa che ti colpisce sono i grattacieli e soprattutto la CN Tower, una delle torri più alte al mondo con i suoi 553 metri ed i canadesi ne vanno fieri, è l'orgoglio nazionale. Parcheggiamo sotto la torre (solito parcheggio economico da 17 $) e saliamo sulla torre fino ai 443 metri del secondo ascensore (costo dei biglietti 50 "sacchi" a testa, uno sproposito), la vista comunque è fantastica, oltre che sulla città di Toronto, sul lago Ontario, è talmente terso oggi il cielo che riusciamo a vedere perfino le cascate del Niagara ad occhio nudo (sono 130 km in auto...e 70 km in linea d'aria) ed i grattacieli e le torri poste proprie alle cascate del Niagara. Nella CN Tower c'è anche un pavimento di vetro nel quale si può provare il brivido di camminare quasi nel vuoto  ad oltre 300 metri di altezza.

Sotto la CN Tower c'è anche lo stadio di Toronto, il Rogers Center, famoso per essere lo stadio con tetto apribile più grande al mondo. Quando è chiuso (come oggi) sembra una gigantesca nocciolina.

Dopo essere ridiscesi facciamo un giro in downtown sotto i grattacieli e guardiamo un po' di vecchie locomotive nel museo sempre sotto la CN Tower, dopodiché ripartiamo alla volta delle Niagara Falls. La prima ora di viaggio percorriamo poco più di 15 km, un traffico infernale a causa anche di uno svincolo chiuso, ma anche dopo aver lasciato Toronto il traffico è davvero intenso, in realtà l'area urbana è estesissima oltre 640 km quadrati. 

Interessanti queste info prese da Wikipedia sugli abitanti di Toronto:da uno studio fatto dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, risulta essere la seconda città al mondo per numero di residenti nati all'estero, dopo Miami in Florida. Il 50.6% della popolazione è di origine europea (principalmente inglesi, tedeschi, irlandesi e italiani) il 12.7% di origine asiatica orientale (di cui il 10.8% cinese, l'1.4% coreana e il 0.5% giapponese), il 12.3% ha invece origini asiatiche meridionali (principalmente indiani e Vietnamiti), ed il 7.0% del sudest asiatico (principalmente filippini): il totale della popolazione con origini asiatiche ammonta quindi al 32.0%. L'8.6% è invece di etnia Afroamericana (la percentuale di neri in tutto il Canada è molto minore rispetto ai vicini U.S.A.), il 2.8% è originario dell'America Latina, il 3.1% ha origini arabe. Gli aborigeni sono solo lo 0.7%, e i meticci circa lo 0,2%. 
 

All'uscita di Toronto ci fermiamo in farmacia (la mia gola peggiora sempre di più nonostante le medicine), nella farmacia (tutta gestita da indiani) c'è la possibilità di fare visite mediche, chiamo la mia assicurazione che mi dice che verrò ricontattato da un medico, nel frattempo pago i 40 dollari e mi faccio visitare così il medico mi prescrive degli antibiotici. Per darmeli mi chiedono 1200 informazioni, compreso dove andrò a dormire questa sera e il mio cellulare. Mentre siamo in farmacia entra una signora con un cagnetto,uno shitzu, vedendo che siamo interessati al cance che ci chiede se vogliamo un chihuaua, spieghiamo di essere italiani. La signora ci racconta che il cane è come se fosse suo figlio, che non si può separare da lui e che è terapeutico, quando lei sta male il cane la avverte, sono 13 anni che vivono insieme.

Ripartiamo dopo un panino da Subway alla volta delle Cascate del Niagara, dove arriviamo poco dopo le 16.30. Dopo aver parcheggiato scendiamo a piedi alle cascate dal lato canadese, per capirci quello canadese è quello con la cascata classica a forma di ferro di cavallo, quelle canadesi sono separate da un isolotto da quelle americane, in linea d'aria sarà 1 km. Le cascate sono davvero imponenti, mi ha impressionato soprattutto vedere la profondità e la velocità dell'acqua prima di gettarsi nel vuoto. 

A Niagara Falls i canadesi hanno creato una vera e propria Las Vegas canadese, con tanto di casinò e locali illuminati.

Dopo aver acquistato qualche souvenir risaliamo in auto ed attraversiamo il ponte che separa Canada da USA, dall'altra parte ci attende un poliziotto del controllo immigrazione che ci tempesta di mille domande e ci fa pure aprire i finestrini posteriori per verificare se siamo soli.

Ripartiamo alla volta di Buffalo, ma questa volta non vedremo la città, andiamo a prendere la stanza al Red Roof Inn. Subito dopo ci attende una cena a base di sanissimi burger e fried chicken in un locale davvero simpatico, con almeno 40 televisori a schermo piatto che trasmettono baseball e hockey.

Alcuni scatti:

 

 
 
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