12/10/16 New York Washington D.C.

12/10/16 New York Washington D.C.

 

Ultimo giorno a New York.

 

Dopo esserci alzati ed aver fatto colazione, facciamo il check out dall'hotel, ma ci lasciano comunque lasciare lì le valigie per 3 ore.

Andiamo quindi a ritirare i biglietti alla stazione dei bus (Port Autority) situata esattamente davanti al nostro hotel, la cassiera a cui mostro la mail con il numero di prenotazione, mi chiede di leggerglielo (boh?), ci consegna quindi i biglietti per il bus delle 14.00, che ci sono costati esattamente 20 usd a testa.

Andiamo a fare l'ultimo giro a Time Square, prima però facciamo un po' di acquisti di scarpe e abbigliamento sportivo da Skechers (dopo essermi visto in qualche foto ho deciso di aumentare la mia attività fisica al rientro.... ), quando proviamo le scarpe, il commesso, un simpatico ragazzo di colore che ci da i numeri in spagnolo, comunica via radio con qualcuno cosa serve e le scarpe vengono portate da un'altra persona.

 

A Time Square mentre Francesca fa un po' di shopping da Sephora, Carlo ed io raggiungiamo la bella telecamera di Earth Cam che riprende la piazza live, distinguendo le persone (mi piace guardarla da casa, come tutte le webcam di Time Square).

 

Torniamo quindi in hotel dove mentre attendiamo che ci consegnino i bagagli conosciamo una famiglia danese appena arrivata in hotel, parlando del più e del meno, ci dicono che erano venuti a sciare a Livigno, per capire "Livigno" me lo devo far ripetere 5 volte, giuro.

 

Andiamo quindi alla stazione dei bus, e dopo un panino e birra al volo, scendiamo al gate 64 (sono oltre 450, non dico altro) dove arriviamo con soli tre minuti di anticipo.

Gli autobus della Greyhound sono molto confortevoli, sedili in pelle, aria condizionata, corrente elettrica, wifi, toilette. Il nostro Bus farà un'unica fermata da New York a Washington a....

Il bus ha un solo difetto, su tutti i vetri ha una pellicola che non permette di vedere dentro da fuori, ma da dentro si vede bene anche se le foto non si possono fare.

 

Il viaggio dura 4 ore e mezza e devo dire che volano, tra guardare fuori dal finestrino e poter usare il PC.

 

Arriviamo alle 18.30 alla Union Station, stazione di Bus e Treni bellissima, ma subito fuori incontriamo subito una decina di homeless e una pantegana grossa come un bassotto, chiamiamo un Uber  e con lo smartphone sbaglio indirizzo, ci sono due hotel con lo stesso nome sulla stessa strada, uno a NE e uno a NW, nessun problema, l'autista si gira e ci porta a quello giusto, l'Homewood Suites by Hilton, una  suite spettacolare con vista su Capitol Hill e l'obelisco.

 

Usciamo a cena, con un Uber guidato da un autista di colore, molto simpatico, col quale parliamo di sanità USA e di Uber, andiamo a cena al Legal Sea Foods a Chinatown, dove mangiamo un'ottima zuppa di granchio del Maryland e pesce gatto del Mississipi con una bottiglia di Chardonnay francese, nel ristorante vendono anche vini del Trentino Alto Adige (Santa Margherita e San Michele Appiano), oltre al Prosecco Jeio di Valdobbiadene (39 usd la bottiglia). Un bicchiere di vino costa non meno di 10 usd e le bottiglie di vino nessuna sotto i 29 usd (un cremant francese).

 

Terminata la cena andiamo a piedi fino al Mall, incontrando per strada Betty, un'adorabile snauzerina, al Mall fotografiamo il Campidoglio e l'obelisco e poi chiamiamo un Uber, giusto quando ci rimane il 4% di batteria, il telefono si spegne giusto quando l'auto di Mohammad sta arrivando, Mohammad è un Pakistano, la moglie è ancora in Pakistan e lo chiama mentre siamo in auto con una specie di Skype, lo raggiungerà fra tre mesi.

 

Torniamo in camera alle 23.58. Notte...

 

 

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